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Rimini

La città di Rimini ha un cuore antico

La città di Rimini ha un cuore antico e ha un’importantissima storia che molti ignorano.

Il nostro meraviglioso centro storico , lentamente ma senza sosta diventa sempre più bello e più vivibile!

..e ora un pò di storia !

Castel Sismondo  , Ponte di Tiberio, Arco di Augusto

Il territorio riminese fu abitato sin dall’età del neolitico e successivamente dai Villanoviani, Umbri e Gallici.
La città conobbe il primo assetto urbano con l’arrivo dei romani nel 268 a.C. , diventando così la prima colonia nella Pianura Padana.
Rimini infatti viene fondata dai Romani nel 268 a.C col nome di Ariminum e nel 27 a.C., con la costituzione della colonia augusta ariminiensis, viene costruito l’Arco d’Augusto, antica porta monumentale della città. L’altro ingresso, il ponte di Tiberio, è stato costruito tra il 14 e il 21 d.C.
Nel 407 i Goti saccheggiano la città, 150 anni dopo Rimini fa parte della Pentapoli marittima dell’Impero Bizantino.
Nel 1295 prende il potere Malatesta da Verucchio inaugurando la signoria dei Malatesta. Nel 1432 il potere passa a Sigismondo Malatesta, cui si deve la realizzazione di Castel Sismondo e Tempio Malatestiano. Alla signoria dei Malatesta fanno seguito 2 secoli di egemonia della Chiesa, fino all’occupazione delle truppe napoleoniche nel 1797.
Nel 1815 Gioacchino Murat con il “proclama di Rimini” esorta i riminesi a conquistare l’indipendenza dall’Austria. Seguiranno la “battaglia delle Celle” e i “moti di Rimini”.
Perché la città assuma la moderna connotazione di città turistica dobbiamo attendere l’inaugurazione del Grand Hotel nel 1908, che trasforma Rimini in una meta turistica d’elite.
Il turismo si interrompe bruscamente, passano due guerre mondiali. La seconda lascia il segno: nel 1944, 396 bombardamenti distruggono l’82% della città.
Negli anni Cinquanta, Rimini rinasce dalle macerie del secondo dopoguerra e diventa capitale del turismo di massa.

Arco d’Augusto
È il simbolo della città, nonché l’antica porta d’ingresso, costruita nel 27 a.C. per celebrare la grandezza dell’imperatore Ottaviano Augusto, come testimonia l’iscrizione (oggi parziale) leggibile sulla facciata. La struttura è permeata da un forte carattere religioso e propagandistico, l’architettura richiama quella del tempio e la porta priva di battenti simboleggia la pace raggiunta nel 31 a.C. con la battaglia di Anzio. La decorazione è piena di simboli celebrativi, in primis nelle formelle del timpano. Nei clipei sono raffigurate le divinità: Giove e Apollo nel lato esterno, Nettuno e Roma nel lato rivolto verso la città.
La merlatura che decora oggi la sommità è stata aggiunta in epoca medioevale, mentre in

Ponte di Tiberio
Questo monumento di epoca romana incredibilmente ben conservato malgrado le due guerre mondiali e il traffico che continua a percorrerlo, è stato denominato per la sua resistenza “ponte del diavolo”. Iniziato in età augustea e completato da Tiberio fra il 14 e il 21 d.C., è realizzato interamente in pietra d’Istria, è lungo 70 metri e si compone di 5 arcate. Rappresentava il punto di partenza di via Emilia e via Popilia.
 
Castel Sismondo

Voluto da Sigismondo Pandolfo Malatesta e costruito tra il 1437 e il 1446, è andato parzialmente distrutto nel corso dei secoli tanto che oggi ne resta solo il nucleo centrale. Se lo guardate con attenzione, noterete che tutte le torri difensive sono rivolte verso la città e non verso l’esterno: pare che Sigismondo avesse più paura degli attacchi dei riminesi che di quelli esterni! Oggi Castel Sismondo è sede di mostre ed eventi.

 
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